In soli 25 anni sono scomparsi 129 milioni di ettari di foresta, come dire quasi l’intero Sudafrica. In compenso il ritmo di deforestazione è rallentato, dal 1990 al 2015 di oltre il 50 per cento. Le foreste coprono oggi il 30,6% del territorio mondiale, pari 3.999 milioni di ettari. A lamentare maggiori perdite sono l’Africa e il Sudamerica, con 2,8 e 2 milioni di ettari persi negli ultimi 5 anni. Il rapporto della Fao, che copre 234 Paesi e territori, evidenzia l’importanza fondamentale delle foreste per l’umanità, specie nella lotta alla povertà rurale, garantendo sicurezza alimentare e offrendo mezzi di sostentamento; per la tutela dell’ambiente, anzitutto contrastando la concentrazione di gas serra nell’atmosfera; e per l’economia globale, contribuendo con circa 600 miliardi all’anno al Pil mondiale, fonte lavoro per oltre 50 milioni di persone. La gestione delle foreste è notevolmente migliorata - sottolinea la Fao - grazie alla pianificazione e alla condivisione delle conoscenze, oltre che alle leggi e alle politiche messe in atto dai Paesi. Ma “non riusciremo - ha ammonito il direttore generale della Fao da Silva - a ridurre l’impatto del cambiamento climatico se non salvaguardiamo le nostre foreste e utilizziamo in modo sostenibile le molte risorse che ci offrono”.
Presenti a Durban migliaia di rappresentanti di Paesi e organizzazioni governative e non impegnate nella difesa dell'ambiente. Tra i rappresentanti politici, 20 ministri e viceministri, accolti dal presidente del Sudafrica Jacob Zuma, dal principe Laurent del Belgio, ambasciatore speciale della Fao per le Foreste e l'Ambiente e dal presidente della Commissione dell'Unione Africana, Nkosazana Dlamini-Zuma.