Da www.tvblog.it di Marina Perotta - 25/01/2010 - Roberta Gisotti è una professionista della Tv. Nel senso che lei la Tv la studia, l'analizza e fors'anche la viviseziona partendo da un meccanismo intricato e intrigante come l'Auditel.
Capire la Tv dai dati d'ascolto è una faccenda assai complessa perché non si tratta di una mera "conta delle galline", come la vogliono far passare, ma di un "sistema" di conta che può decretare o meno il successo di un programma senza che sia tenuto da conto il suo reale valore o la qualità. Gisotti perciò, in questa fase ancora di transizione dal sistema analogico al digitale terrestre, propone una moratoria del sistema di rilevazione Auditel almeno fino alla conclusione del passaggio, nel 2012, poiché tra switch off e switch over ci sono ancora zone o regioni che non ricevono il segnale televisivo in maniera organica.
Recentemente Roberta Gisotti (tra l'altro protagonista di una famosa audizione presso il garante delle telecomunicazioni) ha scritto l'ennesima lettera di protesta contro il sistema di rilevamento dati Auditel invitando ancora una volta le stesse emittenti televisive, i telespettatori consumatori e i politici a sostenere la loro parte nel processo di revisione nel sistema di rilevamento degli ascolti. Anche Sergio Zavoli si è espresso contro il sistema Auditel richiamando l'attenzione sul progetto per la rilevazione dei dati qualitativi.
Ho parlato perciò con Roberta Gisotti proprio di Auditel essendo, oltre che giornalista e docente universitario, l'autrice di molti manuali sulla televisione, tra cui "La favola dell'Auditel", pubblicato nel 2002 e che scatenò un putiferio tra gli addetti ai lavori, fino a che nel 2005, in occasione della pubblicazione della seconda edizione sembrava fosse imminente lo smantellamento del meccanismo di rilevamento ascolti televisivi. Ebbene, nel 2010 io e Roberta Gisotti siamo a parlare ancora di Auditel il cui granitico meccanismo continua a essere a prova di scalfiture proprio in un momento delicato come il passaggio epocale dall'analogico al digitale terrestre.
Gisotti esordisce con:
R.: L'Auditel è una tecnologia superata. E' una convenzione divenuta una burla. Oggi con il passaggio al digitale, con i continui problemi di sintonizzazione, con intere regioni come il Piemonte che sono fuori la ricezione dei canali, mi chiedo: ma quali rilevamenti può fare l'Auditel?
D.: Nel senso che...
R.: Il meccanismo prevede che ogni 15-30 secondi sia rilevato il contatto dunque, in questa fase di passaggio dal segnale analogico al digitare terrestre, mancando all'appello intere zone o una regione come il Piemonte, cosa viene rilevato? Per questo sarebbe necessaria una moratoria dell'Auditel, almeno fino quando lo switch-off non sia concluso e stabilizzato.
D.: Dunque, l'Auditel non conta telespettatori veri in carne e ossa ma passaggi.
R.: Esatto. Dietro quei numeri, che ogni mattina decretano il successo o meno di un programma ci sono contatti ossia il numero di volte che un canale è stato consultato per 15-30 secondi. Poi questi secondi sono sommati, viene fatta una media e si tirano fuori i presunti ascolti. Un meccanismo diabolico che ha dato vita a trasmissioni emotive come il Grande Fratello dove in ogni edizione ci deve essere scandalo o trasgressione per indurre il telespettatore e soffermarsi abbastanza a lungo al fine di conteggiare il suo contatto. Spesso i picchi di ascolto rilevati sono picchi di disgusto, ma questo nessuno lo dice.
D.: Diabolico perchè?
R.: Premesso che i giovani sotto i 35 anni non guardano la Tv c'è da dire che si tratta di un meccanismo tutto a vantaggio della pubblicità. E' lei la vera padrona della televisione. Concentrate nelle mani dell'UPA ci sono 500 aziende tra cui una trentina di marchi che hanno interesse in tv. In fondo che pubblicità vediamo in televisione? Detersivi, generi alimentari, case automobilistiche, telefonia...E' giusto allora che il telespettatore sia tutelato nei suoi diritti.
D.:Quali sono i diritti del telespettatore?
R.: In ambito televisivo nessuno ci ha mai parlato dei diritti del consumatore cioè guardare in tv programmi che gradisce. Non dimentichiamoci che Auditel è un sistema quantitativo con controlli e ciò che è più cliccato non è detto che sia più gradito. E il telespettatore non ha, al momento, nessuna voce in capitolo nella determinazione dei suoi diritti.
D.:Ma come? Ci dicono: avete il telecomando usatelo?
R.: Anche cambiando canale non cambia il risultato: ogni volta che passiamo da un programma all'altro all'altro entro il range di 15-30 secondi il nostro passaggio è rilevato da Auditel .
D.: Meglio spegnere la tv?
R.: Questa iniziativa è stata adottata in diverse occasioni ma purtroppo solo alcuni la spegneranno, il resto continuerà a guardarla. Allora è necessario difendersi.
D.: Lei ha scritto alcuni giorni fa una lettera in cui per l'ennesima volta è a chiedere trasparenza nell'Auditel.
R.: Ho scritto la lettera una domenica pomeriggio nel mio tinello. E neanche mi aspettavo più tanta eco, pensavo che sarebbe passata inosservata. Invece le reazioni ci sono ancora dopo molti giorni, il che dimostra che il sistema di rilevamento degli ascolti televisivi e i diritti dello spettatore consumatore sono un problema caldo e che necessita una soluzione. Penso che i tempi siano giusti sopratutto in questa grande occasione dal passaggio dall'analogico al digitale dove effettivamente non sempre il segnale televisivo è fruibile. Abbiamo già avuto in passato dimostrazioni delle falle di questo sistema: accadde con Telecapri. L'emittente fu posta sotto sequestro eppure Auditel rilevò contatti: certamente erano passaggi su quel canale ma che non volevano appunto dire che qualcuno lo stesse guardando! Inoltre, sono anni che mi batto per conoscere il panel dei telespettatori campione usati dall'Auditel per le loro rilevazioni. Ma non si riesce a sapere nè quanti siano esattamente nè come siano dislocati.
Infine ecco la lettera scritta il 4 gennaio scorso da Roberta Gisotti:
Ai membri della Commissione parlamentare di vigilanza sui Servizi radiotelevisivi
Gentili deputati e senatori,
buon anno a voi perchè sia un anno migliore della nostra Tv, tanto spesso svenduta e umiliata sull'altare di interessi economici e politici estranei alla missione del servizio pubblico. Abbiate in questo 2010 il coraggio di onorare il ruolo assegnatovi dal Parlamento di vigilare sui servizi radiotelevisivi ponendovi dalla parte dei cittadini, uomini, donne, bambini, giovani, anziani sacrificati da una programmazione sottomessa - perfino nell'informazione giornalistica - alla dittatura dell'audience, regolata dall'Auditel, sistema di rilevamento quantitativo degli ascolti, del tutto convenzionale al fine spartire gli investimenti pubblicitari, inaffidabile sul piano scientifico, strumentale per l'uso che se ne fa fino a tributare ai suoi dati la valenza di consenso finanche politico ed ormai assolutamente obsoleto rispetto alla nuove tecnologie digitali. L'Auditel è una società privata che opera in regime di monopolio da ben 23 anni, dove gli associati sono controllori di se stessi.
Al presidente Zavoli, chiedo in particolare di risparmiarci tante belle, dotte e nostalgiche parole per una buona 'Tv che non c'è' - come abbiamo ascoltato nel recente Seminario per una Tv di qualità promosso dalla Commissione - e di realizzare fatti per una buona 'Tv che sia' oggi, a partire dalla messa in opera di sistemi di rilevamento qualitativo degli ascolti e di altre forme di raccolta dei pareri degli utenti da rendere pubblici, così come previsto ma mai realizzato dai Contratti di servizio della Rai.
A tutti i membri della Commissione di ogni partito e ideologia chiedo di agire secondo coscienza, pensando anzitutto ai propri figli e nipoti, che da questa Tv irrispettosa dei principi democratici e della dignità delle persone sono e saranno formati.
Quasi certamente questa mia lettera passerà inosservata agli occhi dei vostri/e assistenti e segretari/e che difficilmente ve ne daranno notizia, non per questo posso rinunciare ad appellarmi a voi, perchè possiate restituire la Tv e non solo quella pubblica ai cittadini italiani.
Roberta Gisotti
Portavoce Tavolo permanente per la riforma dell'Auditel
COMMENTI DEI LETTORI
ranma25783 25 gen 2010 - 12:09
completamente d'accordo!!!
gio60 25 gen 2010 - 12:18
finalmente qualcuno che dice cose che gran parte della gente pensa da anni
il cassinista 25 gen 2010 - 12:25
D'accordissimo.
Si potrebbe appunto approfittare della moratoria per creare un nuovo meccanismo di valutazione qualitativa della tv.
E che tenga anche conto in modo più preciso di tutti i nuovi canali.
Temo e credo che un sistema quantitativo (sul genere dell'auditel ma magari affidato ad un organismo più indipendente) resti però necessario ai pubblicitari per dare un metro ai propri inserzionisti...
Mi piacerebbe anche capire meglio com'è e come funziona il campione attuale...
Ricordo che in passato i membri del campione auditel venivano "ripagati del disturbo" con piccoli elettrodomestici in regalo e cose simili: è ancora così? Mhm, non credo...
euforia 25 gen 2010 - 12:42
Tutto giustissimo compreso il commento finale della Gisotti che dice:
"Quasi certamente questa mia lettera passerà inosservata agli occhi dei vostri/e assistenti e segretari/e che difficilmente ve ne daranno notizia, non per questo posso rinunciare ad appellarmi a voi, perchè possiate restituire la Tv e non solo quella pubblica ai cittadini italiani".
Aggiungo io perchè la Rai che ha i propri abbonati come base di entrata ancora oggi eccede nella programmazione pubblicitaria esattamente come una tv commerciale?
Si restituisca prima quella pubblica sottoponendola a delle regole magari dettate dagli stessi abbonati che sono costretti a pagare anche se non la guardano.
white 25 gen 2010 - 12:46
ottimo.. ma in concreto cosa possiamo fare noi telespettatori?
il cassinista
25 gen 2010 - 12:51 - @ white
Al momento temo niente...
...purtroppo (come penso fosse implicito nella tua affermazione)...
:-(
Come diceva qualcuno: ci vorrebbe una legge....
taichi
25 gen 2010 - 12:56
io dell'auditel non mi sono mai fidato, l'unica cosa davvero giusta secondo me sarebbe dotare ogni italiano dell'apparecchietto di rilevamento dati, oppure inglobarlo nei nuovi apparati tv con DTT integrato, insomma fare un vero rilevamento dati, per me così com'è combinato il rilevamento ossia delle famiglie campione non mi piace, e tutti gli altri che guardano la tv ma non hanno l'apparecchio auditel non contano niente?
white 25 gen 2010 - 12:59
mah... una petizione la si poteva organizzare secondo me.
euforia 25 gen 2010 - 13:04
Io proporrei una bella class action contro la rai. Tutti gli abbonati delusi potrebbero richiedere maggiore tutela ai loro diritti e non solo di dover onorare gli obblighi di pagamento.
Poi il canone è una tassa e non capisco perchè continuano a chiamarlo abbonamento quando non lo è, non si può recedere se non chiedendo di essere oscurati.
Differenziare meglio la tv pubblica da quella commerciale impedendo alla rai di programmare la stessa quantità di pubblicità.
euforia 25 gen 2010 - 13:10
Il rilevamento dovrebbe essere un parametro di riferimento ma non la base per vendere pubblicità.
Il settore dovrebbe essere tutelato da leggi ben chiare che escludano la rai per una percentuale calcolata sul quantitativo degli abbonati paganti.
Smile80 25 gen 2010 - 13:23
ma cazz.....dice questa....
tante trasmissioni proprio basate sulle liti tipo La fattoria, la pupa e il secchione ecc...hanno chiuso proprio per i bassi ascolti....il trash non attira il telespettatore. Il gf funziona solo perchè è l'originale.
euforia 25 gen 2010 - 13:48 Smile 80
Questa signora invece sta dicendo cose sensatissime. Probabilmente non le hai comprese per bene.
La sig.ra Gisotti ha scritto - che bisogna cambiare il metodo di rilevamento,
- che L'AUDITEL è una società PRIVATA e che monopolizza il settore da ventitre anni
- che i dati di oggi non possono essere veritieri soprattutto perchè basati su sistemi ormai obsoleti.
euforia 25 gen 2010 - 13:52
Ma poi scusa il GF è originale? il primo forse. le altre edizioni sono tutte ben preparate e totalmente trash. La gente ama il trash perchè la lite ci fa salire l'adrenalina. Non facciamo i falsi ipocriti.
C'è anche chi non lo ama ma in pratica fa parte di quella fetta di spettatori che rappresenta la minoranza ma che vorrebbe + qualità e meno reality.
knives 25 gen 2010 - 14:35
Purtroppo la sua lettera rimarrà su uno scaffale a far polvere. In italia,quando si parla di tv i politici seguono tutto ciò che dice il premier.Conflitto di interesse?? noooo....
L Auditel è obsoleto e penso che questo lo sappia pure il mio gatto ormai. Ma perchè non si fà nulla per cambiare? Forse questo strumento è troppo comodo per alcuni?? Mah..
white 25 gen 2010 - 14:36
per originale penso intendesse che è stato il primo reality. ma pur volendo il suo discorso non ha senso. che si guardi il gf ........
Piero M
25 gen 2010 - 14:51
Bisogna introdurre i calcoli di ascolto come intesi nel mercato statunitense e nel rating di quelle emittenti (e in una certa maniera c'erano anche in Italia nell'era pre-auditel)
Linpporo 25 gen 2010 - 15:40
e questa sarebbe una presunta "esperta" ???
anche tvblog conta i contatti per vendere la pubblicità, mica si chiede se la gente è finita qui per sbaglio o se ha gradito i contenuti!
la stessa cosa deve valere per la tv
cattivik 25 gen 2010 - 16:10
ma che spengano sto segnale analogico! non stiamo mica parlando di un ospedale
ph99 25 gen 2010 - 16:18
Sacrosanto..bisognerà a breve rivedere a aggiornare il vecchio Audtel,tenendo conto di molti più fattori(indice di gradimento e metodi di rilevamento più moderni=)..
Fra X 25 gen 2010 - 18:53
Con l' avvento del digitale, un aggiornamento del sistema di rilevamento degli ascolti ci vorrebbe.
Tachi, si, il fatto del sistema del rilevamento in tutti i decoder già l' avevamo ipotizzato quì. Ora però, non te la tirare con il fatto che dell' auditel non ti saresti mai fidato. XD
Da ricordare anche però che fino all' avvento dell' auditel la situazione era veramente imbarazzante da come ho letto in certi articoli dell' epoca: praticamente la RAI si basava sui dati Meter e la Fininvest su quelli Istel, che ovviamente non combaciavano!
Fino a quando c' è il Berlusca non credo si cambierà però.
I caso di Telecapri rimane pazzesco! Cioè, c' era lo schermo a neve o qualcos' altro e la gente c' è rimasta per più di due, tre secondi?!? Boh!
"Premesso che i giovani sotto i 35 anni non guardano la Tv"
Non esageriamo. Mi pare alquanto generica come affermazione.
Sul fatto della sospensione sono d' accordo, però mancano ancora due anni. La troppa lentezza non lo permette.
Fra X 25 gen 2010 - 18:56
Berlusca in politica, non pensate male. XD Certo, anche quando non era in politica, ci pensava Craxi.
Fra X 25 gen 2010 - 18:57
"ma pur volendo il suo discorso non ha senso"
Perchè? A me pare di si invece.
Fra X 25 gen 2010 - 19:03
Ricordo un film su un famoso DJ di cui ora non ricordo il nome.
Uno domandava come mai la gente che non lo sopportasse lo seguisse. E la risposta era: "Perchè voglio sentire che dice dopo". Stessa risposta di chi lo segue perchè gli piace. Quindi il fatto che uno possa soffermarsi, pur non amado la trasmissione, per vedere a che livelli di disgusto si può arrivare, ci può stare. Proprio in questo blog s' è parlato di gente che denigra programmi come questo o "Amici", però sà vita, morte e miracoli.
DartVader 25 gen 2010 - 19:17
Un telespettattore che passa la serata a vedere programmi che gli fanno schifo, ha bisogno di essere curato. Da uno bravo.
fabio21966 25 gen 2010 - 19:21
La signora Gisotti è evidentemente personalmente infastidita dal sistema di rilevazione auditel, che però, pur con alcune storture resta lo strumento più affidabile per rilevare gli ascolti. Lo stesso meccanimo a tempo è necessario per determinare la presenza effettiva davanti allo schermo, altrimenti uno terrebbe la tv accesa e poi andrebbe a far altro, continuando a determinare con la sua assenza la fascia di ascolto.
Se non propone alternative valide ed applicabili, allora il suo resta uno sfogo vacuo. Addirittura proporre una moratoria fino al 2012 è comico, di più grottesco.
E per carità non mi tirate fuori il qualitel, cioè le interviste telefoniche a campione... hanno la stessa attendibilità dei sondaggi di berlusconi.
Quindi...
lornova 25 gen 2010 - 22:28
Non ho capito i problemi del Piemonte... io vivo in Piemonte e non ho alcun problema di sintonia. Uso il digitale terrestre da quando è stato lanciato (ben prima dello switch off) e ho dovuto solo risintonizzare quando, in corrispondenza di switch over e switch off, sono cambiate le frequenze. Anzi, il decoder Telesystem si è risintonizzato da solo... Qualcuno mi può spiegare di cosa parlano?
Fra X 25 gen 2010 - 23:46
DarVde, per carità, non esagerare.
fabio, la stai facendo un pò troppo facile credo.
Noi comunque, a livello amatoriale ovviamente, qualche proposta l' abbiamo fatta e abbiamo parlato di modernizzarlo, non di toglierlo e tutto.
Fra X 25 gen 2010 - 23:47
DartVader.
DartVader 26 gen 2010 - 08:58 @Fra X
Non mi sembra di esagerare: tu vorresti far giudicare i programmi televisivi a un telespettatore che si schifa di ciò che vede, ma lo vede comunque?
E cosa voterebbe quel telespettatore? Sarebbe a favore o sfavore del trash che sta vedendo?
Bel dubbio amletico!
Aveva ragione la signora Franca Ciampi, anni fa, a parlare di TV DEF**ICIENTE.
Se ci piace così, non lamentiamoci.
euforia 26 gen 2010 - 09:39
Per quanto ho letto tutti grandi esperti tipo FABIO che sparla della Gisotti e dice che nonostante le storture l'auditel è lo strumento affidabile per rilevare gli ascolti.
Ma sei sicuro? Io credo proprio di no e non lo dico perchè ho studiato la materia ma semplicemente perchè ho dei seri dubbi sulla modernità degli strumenti utilizzati.
Inoltre non è possibile che ci sia il MONOPOLIO per 23 anni nel settore.
Quindi fa bene la sig.ra Gisotti a presentare la moratoria (anche se ad alcuni fa ridere), piuttosto che sottostare in silenzio lei chiede che il sistema venga ADEGUATO alle nuove tecnologie. I decoder interattivi potrebbero essere un nuovo inizio.
fabio21966 26 gen 2010 - 19:21 @euforia
Non si tratta di essere esperti o chissà cosa... ma di avere un minimo di senso pratico.
Una moratoria per 3 anni? Comicità allo stato puro... oppure siamo su scherzi a parte e non mi avete avvertito.
Rilevare gli ascolti coi decoder intereattivi, magari quelli del dtt? Significa anche qui mancare di senso pratico, visto che nessuno di essi viene collegato alla linea dato la totale inutilità della stessa; infatti inizialmente si era puntato sulla interattività (vedi televoti o fiction con finale scelto dal pubblico), poi visto il totale fallimento della stessa, le tv han rinunciato alla interattività. Non parliamo poi degli impeghi nella P.a. che non ha mai avuto la minima applicazione. La cosiddetta interattività serve sollo alla pay tv.
Quindi togliamoci pure la prospettiva di rilevare gli ascolti così.
Le interviste telefoniche? E chi garantisce che si sia effettivamente visto il programma?
Quindi il vituperato auditel resta il solo strumento che abbia efficacia.
Fornite alternative valide ma sensate, altrimenti è solo chiacchiericcio vacuo... come quello della Gisotti