R. – Come sapete, da molti anni, Sua Santità, il Patriarca ecumenico Bartolomeo si interessa molto ai problemi ecologici. Adesso siamo felici che il Papa esorti tutto il popolo di Dio a pregare per il Creato, perché l’uomo deve avere la responsabilità di rispettare, amare il Creato, l’ambiente e l’uomo che vive in esso. Il Patriarca Bartolomeo e Papa Francesco sono due uomini spinti dalla grazia di Dio e hanno sentito questa grande responsabilità: il Creato non è una conquista dell’uomo, ma è un dono che Dio fa all’uomo. La Chiesa si preoccupa sempre di ogni cosa e vuole che questo preziosissimo dono di Dio sia sempre rispettato in modo particolare, come ha detto Papa Francesco, attraverso la preghiera; il Patriarca Bartolomeo fa la stessa esortazione da tanti anni. Come sappiamo, la Chiesa ortodossa in Italia festeggia questo 1° settembre la solennità nella cattedrale patriarcale di San Giorgio a Venezia, con la celebrazione del Te Deum. Questa è un’occasione per pregare insieme con il popolo ortodosso, con tutti i fedeli, per il Creato che deve essere di pace, di serenità, rispettato e dare speranza a tutti i cristiani ma anche ad ogni uomo di buona volontà. Questo è un grande appello all’unità, un invito alla preghiera. Come dice Papa Francesco la celebrazione della Giornata sarà un’occasione proficua per testimoniare la crescente comunione con i fratelli ortodossi.
D. - Sua Santità Bartolomeo, chiamato “il Patriarca verde”, ha spianato la strada per questa presa di coscienza che ora trova ulteriore spinta e compimento nell’Enciclica Laudato si'. Come valuta il grande interesse che sta suscitando questo testo anche a livello popolare?
R. - Sono veramente due fratelli. Credo che questa responsabilità abbia unito il Papa e il Patriarca. Prima di scrivere questa preziosissima Enciclica, il Papa ha detto: “Ho scritto questa Enciclica dopo aver letto tante tante cose sul tema del creato. Il patriarca Bartolomeo - mio fratello - ha lavorato tanti anni attraverso convegni, congressi...”. In questo modo il popolo di Dio è messo in guardia davanti a questo grande problema che non deve rimanere solo ai vertici; deve essere un problema sentito anche da noi: il popolo di Dio, tutti i laici, i sacerdoti, i religiosi, i fedeli dobbiamo pregare rispettare e imparare questa grande arte cristiana di rispettare il Creato.