Articoli e interviste di Roberta Gisotti pubblicati da La Repubblica
L'Antitrust: sovrastimati gli ascolti. Il Garante del Mercato trasmette all'Agcom il suo "verdetto" di condanna. Ma l'autorità per il mercato è più cauta
Gentile Augias, sono una giornalista cattolica, mamma di due ragazze in età universitaria, sconcertata dalle lettere della studentessa che nel 2001 le chiese consiglio sull'opportunità di usare il corpo per superare un esame [...]
In merito alla questione dei giudici di parte, vorrei rassicurare il presidente Berlusconi che ci sono giudici costituzionali che palesemente parteggiano per lui.
ROMA - Via ufficiale alla demolizione della cosiddetta "Casa di Vetro": è in dirittura d'arrivo l'Atto d'indirizzo per riformare l'Auditel messo a punto dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
"La Repubblica" titolava sabato scorso "Pacs, favorevoli due italiani su tre". Ma nell' articolo si riportava - cito testualmente - che "Pacs e matrimonio gay appaiono prospettive quasi sovrapposte, che vengono rifiutate da due intervistati su tre".
[...] Al di là di ogni polemica sulle ragioni del 'sì' e del 'no', credo che sia doveroso in democrazia il rispetto di un risultato referendario, che ha espresso un'astensione massiccia degli elettori dalle urne o per manifesto dissenso sulle ragioni dei quesiti referendari, o per sfiducia nello strumento referendario per dirimere questo argomento, o per disinteresse al tema in oggetto.
ROMA - Tv e internet, principali imputati tra i media di violazioni ai diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, a seguire giornali e cinema. L'Anno 2004 non ha fatto eccezione, nonostante l'esistenza in Italia di oltre 27 Leggi, Carte e Codici per tutelare i minori dei media, in massima parte disattese, e l'impegno di 18 Comitati, Commissioni, Osservatori dove lavorano 450 esperti, senza raggiungere lo scopo di garantire il rispetto di quelle norme.
ROMA - Si chiama "Iqs" e significa Indice di Qualità e Soddisfazione. E' il sistema adottato dal luglio 1997 alla Rai per registrare la qualità dei programmi percepita dagli spettatori, i loro giudizi, il grado di soddisfazione ed anche le attese. Il sistema Iqs contava inizialmente su un campione di 1.000 famiglie, portate dopo un anno a tremila, dal settembre 2003 allargato a ben ventimila persone, un numero superiore al campione Auditel formato da circa quattordicimila italiani.
L'Auditel cambia ma le polemiche restano. La società che rileva ogni giorno l'audience dei programmi televisivi annuncia infatti una rivoluzione, per assicurare - dichiara il direttore generale Walter Pancini - una lettura "più aggiornata e flessibile" dei dati, "coniugando le componenti culturali con quelle economiche e professionali". Tradotto per il pubblico significa offrire maggiori informazioni al marketing per orientare meglio la pubblicità.